Musica per la Città 2022/2023
Artisti
I SOLISTI AQUILANI
ORAZIO SCIORTINO direttore
ROBERTO RECCHIA voce narrante
PIERCARLO SACCO violino
Brani
ORAZIO SCIORTINO La Gattomachia, favola musicale per violino concertante, narratore e archi
PAUL HINDEMITH Minimax, repertorium fur Militarmusik
Altre informazioni
Pianista e compositore, Orazio Sciortino collabora con importanti istituzioni musicali italiane ed estere: Teatro alla Scala di Milano,MiTo Settembremusica, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra del Teatro La Fenice, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Bologna Festival, IUC di Roma, Ravello Festival, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Festival della Valle d’Itria, Sagra Malatestiana di Rimini,Società del Quartetto di Milano, Teatro Lirico di Cagliari, Sociedad Filarmonia di Lima, Nuova Harmonìa di Buenos Aires, Festival di Ankara, Konzerthaus di Berlino, Salle Molière di Lyon, Ottawa Chamber Music Festival, Sala Cecilia Meireles di Rio De Janeiro etc. Ha inciso per le case discografiche Dynamic, Bottega Discantica, Limen Music, Claves e Sony Classical. Per il teatro musicale ha composto “La Paura”, opera sulla Grande Guerra (Teatro Coccia di Novara) e per il Teatro alla Scala (stagione 2016/2017) ha composto La Gattomachia, favola musicale per narratore, violino concertante e archi. E’ stato nominato Krug Ambassador. La prestigiosa maison di champagne, per la prima volta nella sua storia, chiede ad un compositore di comporre un brano dedicato alla Krug Grande Cuvée. Nasce così il pezzo pianistico Lives through a glass incluso nell’album, Self Portrait – Piano Works, con sue composizioni pianistiche, pubblicato da Sony Classical. Nutre una passione per la cucina e vive a Milano.
Piercarlo Sacco è un violinista concertista. Formatosi sotto la guida di Ivan Krivenski, Pavel Vernikov, Salvatore Accardo e, per la musica da camera, con Rocco Filippini, Bruno Giuranna, Alexander Lonquich, Klaus Schilde e il Trio di Trieste. Premiato in numerosi concorsi (Perosi di Biella, Rassegna Città di Vittorio Veneto, Mantova, Sandro Fuga di Torino, Accademia Filarmonica Romana). Laureat de la Ville de Paris-Prix Special du Jury al Deuxieme Concours International du Violon Yehudi Menuhin 1992 (giuria composta dallo stesso Menuhin, Gidon Kremer, Vladimir Spivakov e Zachar Bron). In oltre trent’anni di attività ha suonato in veste di solista, camerista e concertmaster in contesti quali Teatro Regio di Torino, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Regio di Parma, Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Lirico di Cagliari, Lincoln Center di New York, Teatro Cervantes di Malaga, Teatro Coliseo di Buenos Aires, Maison de Radio France di Parigi, Salle Berlioz Paris, Rundfunk der DDR Berlin, Gasteig di Monaco di Baviera, Bayerischer Rundfunk, Radio-televizija Srbije, collaborando con direttori quali Lorin Maazel, Georges Prêtre, Ton Koopman, Christopher Hogwood, Gennadij Rozdestvenskij, Rafael Frühbeck de Burgos.
Violinista e violista dell’ensemble Sentieri Selvaggi. Gli hanno dedicato loro opere compositori quali Carlo Boccadoro, Giorgio Colombo Taccani, Mauro Montalbetti, Carlo Galante. Come solista e camerista ha inciso per Brilliant Classics, Decca, Sony, Deutsche Grammophon. Docente in numerose masterclasses, insegna violino e musica d’insieme presso l’Istituto Rusconi e
la Fondazione Piseri. Dal 2016 è direttore musicale dell’orchestra Gli Archi del Rusconi. Nel settembre 2017 ha preso parte alla Giuria del 36mo Concorso Internazionale di violino Premio
Rodolfo Lipizer.
Discografia essenziale
2014 Cafe 1930 (Brilliant Classics)
2016 Cadillac Moon (Sony)
2017 Le sette stelle (Deutsche Grammophon)
2018 La Calle92 (Brilliant Classics) premiato con 5 stelle sulla rivista Musica
2018 Paganini Live (Decca)
2019 Giuliani: music for violin and guitar (Brilliant Classics) premiato con 5 stelle sulla rivista Amadeus
Roberto Recchia, ha inaugurato il Festival Pergolesi Spontini 2005 con Petit train de plaisir nel deposito delle locomotive di Falconara. Diplomato all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, alterna lavoro di regista e quello di attore. Ha curato la regia di molti titoli operistici. Tra i più recenti: al Wexford Festival Opera (Il campanello di Donizetti), al Lugo Opera Festival (Crime Passionnel di Astor Piazzolla; L’occasione fa il ladro di Rossini); al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca (Nûr di Marco Taralli, in prima assoluta), al Teatro Donizetti di Bergamo (Maria di Rohan, Linda di Chamounix, Cavalleria rusticana), al Teatro Comunale di Bologna (Trittico: Phaedra e Les Illuminations di Britten e Dido and Aeneas di Purcell), al Teatro della Fortuna di Fano (Le convenienze ed inconvenienze teatrali, Don Pasquale), al Teatro Comunale di Modena (Il vagabondo delle stelle, regia video). Dal 2000 collabora continuativamente con il Wexford Festival Opera dove ha diretto una ventina di titoli tra i quali: Don Gregorio di Donizetti, La cambiale di matrimonio di Rossini, Une éducation manquée di Chabrier, Cenerentola, Il Flauto magico, L’elisir d’amore, The Medium di Menotti, La serva padrona, Bohème. Come attore e voce recitante in campo musicale ha curato molti titoli, tra i quali: Che Verdi Viva! di Sandro Cappelletto (Teatro alla Scala); il melologo Vatel di Marco Tutino (Orchestra Toscanini di Parma); lo spettacolo Rocky Opera (Picture) Show (Teatro Regio di Parma), Façade di Walton (Orchestra Toscanini, di Parma) oltre a molti Concerti Aperitivo dell’ORER dedicati a Palazzeschi, Brecht-Weill, Jannacci. Tra le regie di prosa più recenti: Melodia per una nota sola di Magdalena Barile e A nome tuo di Cinzia Spanò, dal romanzo di Mauro Covacich. Collabora con Fonderia Mercury per il progetto Autorevole – Audiodrammi a teatro (il più recente, E Johnny prese il fucile di S. Ferrentino dal romanzo di D. Trumbo). Da alcuni anni collabora con Milano Classica e con la Fondazione Toscanini per concerti, spettacoli e progetti Educational (Facciamola a pezzi – L’orchestra in scatola di montaggio; L’elmo di Scipo – in occasione del 150° dell’Unità d’Italia-; Verdi c’è – Bicentenario verdiano – e C’era una volta una piccola guerra).